Il glossario completo della contabilità, della tesoreria e del monitoraggio del cash flow

A

Accordato: Importo massimo che la banca mette a disposizione del cliente nell’ambito di un’apertura di credito, tipicamente in operazioni quali il fido di cassa o l’anticipo su fatture.

Adeguato assetto organizzativo: complesso di direttive e procedure stabilite dall’imprenditore per garantire un livello operativo adeguato che consenta di identificare e prevenire tempestivamente eventuali situazioni di crisi e di porre in essere le azioni necessarie per il superamento delle stesse ed il recupero della continuità aziendale.

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Altman Z score: modello di valutazione finanziaria di tipo statistico elaborato da Edward I. Altman per stimare la probabilità di fallimento di un’impresa in crisi

Analisi degli scenari e degli scostamenti: è un’analisi che consiste nel costruire scenari alternativi modificando contemporaneamente più variabili di input. Ogni scenario rappresenta una possibile combinazione dei valori assunti dai parametri decisionali e permette di valutare come cambiano i risultati al variare di determinati fattori. Si differenzia dall’ analisi di sensibilità, che varia un parametro alla volta, perché considera variazioni simultanee di più variabili.

Analisi di sensitività: valutazione dell’impatto che eventuali variazioni delle ipotesi di base (analisi di tipo ‘what if’) possono avere sui valori del piano previsionale, mantenendo inalterate le altre ipotesi, al fine di verificare se il piano conservi la propria sostenibilità economico-finanziaria.

Attività e passività operative extra gestione: attività e passività non legate alla gestione operativa dell’impresa come immobili civili dati in affitto.

Attività finanziarie correnti: impieghi finanziari che si trasformeranno in denaro nel breve periodo.

Attualizzazione flussi di cassa: processo di calcolo finanziario che consente di ottenere il valore attuale dei flussi di cassa futuri.

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B

Benchmark: parametro di riferimento per confrontare un valore con l’andamento generico di mercato

Beta: coefficiente che quantifica il rischio della singola impresa rispetto a quello medio del mercato. Nella tecnica finanziaria è definito anche come coefficiente di rischio sistematico e indica come varia il rendimento di un titolo al variare del rendimento di tutto il mercato.

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Budget economico: piano previsionale che stima ricavi e costi aziendali in un periodo futuro.

Budget finanziario: piano previsionale dei flussi in entrata e in uscita dell’azienda in un determinato periodo futuro.

C

Capitale circolante lordo: il Capitale Circolante Lordo indica la somma delle attività correnti di un’azienda come liquidità, magazzino e crediti a breve. Si ottiene dalla seguente somma: Liquidità immediate + Liquidità differite (Crediti commerciali a breve, Crediti finanziari a breve, Altri crediti a breve, Ratei e risconti a breve) + Rimanenze.

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Capitale circolante lordo operativo: il Capitale Circolante Lordo indica la somma delle attività correnti di un’azienda appartenenti alla gestione operativa. Si ottiene dalla seguente somma: Rimanenze + Crediti commerciali + Altri crediti operativi + Ratei e risconti attivi.

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Capitale circolante netto CCN: Il Capitale Circolante Netto indica il saldo tra le attività correnti e le passività correnti e quindi espressione della liquidità aziendale. Si ottiene: Liquidità immediate + Magazzino + Crediti quota entro + Ratei e risconti attivi quota entro – Debiti quota entro – Ratei e risconti passivi quota entro.

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Capitale circolante netto operativo CCNO: somma tra le rimanenze e i crediti operativi entro e oltre i 12 mesi al netto dei debiti operativi entro e oltre i 12 mesi. Pertanto, a differenza del Capitale Circolante Netto, le voci non sono classificate secondo un profilo temporale ma di appartenenza alla gestione operativa e vengono esclusi i crediti e i debiti finanziari, le disponibilità liquide e le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni che sono invece valori contenuti nella PFN. La formula nello specifico è: Crediti (entro e oltre con esclusione dei crediti finanziari) + Magazzino + Ratei e risconti attivi operativi (entro e oltre) – Debiti (entro e oltre con esclusione dei debiti finanziari) – Ratei e risconti passivi operativi (entro e oltre).

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Capitale investito netto operativo CINO: indica il capitale speso per coprire i fabbisogni finanziari dell’impresa generati dalla gestione operativa. È determinato dalla somma degli investimenti in capitale fisso inerenti alla gestione operativa e del capitale circolante netto operativo tenendo conto anche dei fondi rischi operativi e il fondo TFR.

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CAPM – Capital Asset Pricing Model: tasso che esprime il rendimento/opportunità di investimenti alternativi del capitale in imprese comparabili.

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Centrale dei rischi: gestita dalla Banca d’Italia, è una base dati – cioè un archivio di informazioni – sui debiti di famiglie e imprese nei confronti del sistema bancario e finanziario. La CR è alimentata dalle informazioni che gli intermediari partecipanti (banche, società finanziarie e altri intermediari) trasmettono relativamente ai crediti e alle garanzie concessi alla propria clientela, alle garanzie ricevute dai propri clienti e ai finanziamenti o garanzie acquistati da altri intermediari.

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Centro di costo: categoria contabile nella quale vengono aggregate alcune tipologie di costi. Tale analisi consente di razionalizzare e rilevare i costi aziendali e di valutarne l’impatto sulla produzione di beni e di servizi. In particolare, i centri di costo sono unità organizzative dell’azienda che:

  • Svolgono operazioni omogenee;
  • Utilizzano fattori produttivi con le medesime caratteristiche;
  • Gli si attribuiscono le spese direttamente originate e quelle indirette dei centri di consumo.

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Centro di ricavo: sono definiti come centri di responsabilità il cui responsabile deve analizzare, ottimizzare e massimizzare i ricavi. I risultati sono misurabili in termini quantitativo-monetari e fisici e sono individuati in funzione della quantità dei beni e servizi venduti.

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CF Financial score: è uno score proprietario che permette, attraverso l’analisi dei bilanci e di altre informazioni pubbliche, di valutare la situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’azienda e di esprimere un punteggio sulla performance aziendale. Inoltre, basandosi su meccanismi AI, consente di identificare le criticità aziendali ed eventuali azioni correttive per affrontarle in modo efficace.

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Ciclo monetario: il ciclo monetario rappresenta una stima dello scoperto monetario, ovverosia del tempo medio che intercorre dal momento del pagamento al fornitore al momento dell’incasso dal cliente. Obiettivo d’impresa sarà quello di ridurre il ciclo monetario, agendo, come già illustrato, sui seguenti driver: minimizzazione del TMI (Tempo Medio di Utilizzo), minimizzazione del TMS (Tempo Medio di Incasso) e massimizzazione del TMP (Tempo Medio di Pagamento).

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Conto economico a costi fissi e variabili: riclassificazione del Conto Economico finalizzato alla determinazione del “Margine di Contribuzione” che deriva dalla contrapposizione del “Valore della Produzione” e l’ammontare dei Costi Variabili, ossia quei costi che sono direttamente proporzionali all’aumentare dell’attività produttiva (si esclude pertanto da questo calcolo l’ammontare dei “Costi fissi”, ossia quei costi che vanno sostenuti indipendentemente dall’avvio dell’attività produttiva).

Conto economico a valore aggiunto: modello di riclassificazione del Conto Economico finalizzato alla determinazione del Valore Aggiunto, inteso come la differenza tra l’ammontare della produzione in beni e servizi e il valore di beni e servizi consumati per produrli.Attraverso tale riclassificazione è possibile calcolare il MOL e l’EBIT.

Controllo di gestione: Il controllo di gestione è un processo formale che permette, attraverso delle procedure di classificazione dei costi e dei ricavi, di:

  1. Fornire informazioni utili alle decisioni del management e di migliorare la performance;
  2. Effettuare una riduzione dei costi individuando l’alternativa più conveniente;
  3. Definire il livello ottimale dei prezzi di vendita dei prodotti e servizi;
  4. Monitorare le singole aree di gestione aziendale e i KPI;
  5. Calcolare il margine di contribuzione, il Break Even Point e il fatturato di pareggio;
  6. Definire gli obiettivi di breve, medio e lungo periodo attraverso il budget;
  7. Verificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati con il reporting;
  8. Intervenire tempestivamente sulle criticità.

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Copertura Immobilizzazioni: esprime la capacità dei capitali apportati dai soci o dai terzi creditori di coprire le necessità di investimenti in immobilizzazioni. La formula è: Patrimonio Netto + Passività a lungo / Attivo immobilizzato.

Costi monetari: costi legati ad un’uscita di cassa.

Costi non operativi: costi non direttamente connessi alla gestione tipica aziendale, come sanzioni o spese legali.

Costo del capitale: tasso di rendimento garantito agli investitori per compensare il rischio di investire nell’azienda. Questo concetto è fondamentale nella finanza aziendale, poiché rappresenta il costo di opportunità degli investitori, ossia il rendimento che essi potrebbero ottenere investendo in un’altra opportunità di rischio equivalente.

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Costo fisso: costo sostenuto indipendentemente dall’attività produttiva dell’azienda come l’affitto dei locali aziendali.

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Costo variabile: costo connesso all’attività produttiva come il costo delle materie prime.

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Current Ratio: verifica se l’ammontare delle attività che ritorneranno in forma liquida entro un anno è superiore ai debiti che diventeranno esigibili nello stesso periodo di tempo. Formula: Attività a breve / Passività a breve

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D

Damodaran: Aswath Damodaran è uno studioso e professore di finanza alla Stern School of Business di New York. Noto per aver pubblicato studi in materia di valutazione e finanza aziendale.

Debito finanziario: debito che ha come oggetto somme di denaro e non acquisizione di beni e servizi come per i debiti commerciali.

Debito lordo: totale dei debiti sia correnti che non correnti.

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DEBT: indicatore alternativo di performance rappresentato dalla differenza tra l’indebitamento finanziario dell’azienda e le sue attività liquide.

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Debt / Equity – PFN / PN: tale rapporto indica il grado di equilibrio tra mezzi di terzi e mezzi propri. Molto utilizzato, soprattutto dalle banche italiane, come monitoraggio del rischio finanziario dell’impresa. La formula è: Posizione finanziaria netta/Patrimonio netto.

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Direct costing: metodo di calcolo dei costi basato sulla distinzione tra costi variabili e costi fissi. Considera esclusivamente i costi variabili direttamente imputabili ai singoli prodotti, mentre i costi fissi sono trattati come costi di struttura, non attribuibili a specifici output ma legati all’esistenza dell’impresa. Questo approccio consente di valutare con maggiore precisione la redditività dei singoli prodotti e supporta decisioni gestionali come la dismissione di prodotti non redditizi. Tuttavia, presenta il limite di trascurare i costi fissi, che in alcune realtà aziendali possono essere rilevanti, e non è riconosciuto a fini fiscali e contabili in certi ordinamenti, come negli Stati Uniti.

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DSCR: acronimo di Debt Service Coverage Ratio è un indicatore di bancabilità ed esprime la capacità dell’impresa di generare flussi sufficienti per il servizio del debito nelle sue due componenti rappresentate da quota capitale e quota interessi. Esso è pari al rapporto, calcolato per ogni dato periodo dell’orizzonte temporale previsto per la durata dei finanziamenti, fra il flusso di cassa generato come differenza tra entrate e uscite monetarie e la quota capitale e quota interessi. [Scopri di più →]

E

EBITDA: acronimo di “Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation, and Amortization” (Utile Prima degli Interessi, delle Tasse, degli ammortamenti materiali e immateriali). È un indicatore finanziario che misura la performance operativa di un’azienda prima dell’impatto finanziario e fiscale, e prima di qualsiasi effetto dovuto alle politiche di ammortamento. La differenza tra il MOL e l’EBITDA è rappresentata dagli accantonamenti che nell’EBITDA vengono dedotti e quindi considerati nel calcolo, mentre nel MOL vengono trattati al pari degli ammortamenti e non considerati. Quindi, l’EBITDA si ottiene sottraendo al MOL gli accantonamenti.

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EBIT: acronimo di “Earnings Before Interest and Tax”, definito anche come Risultato operativo, rappresenta il risultato della gestione aziendale prima che vengano considerati gli interessi e le tasse. È un margine che misura il profitto aziendale derivante dalla sola gestione tipica-caratteristica. Per determinare tale gestione è necessario eliminare sia tutte le componenti (ricavi e costi) che non sono collegate alla gestione caratteristica dell’azienda, sia quelle che riguardano l’area finanziaria (proventi ed oneri finanziari) e l’area fiscale.

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EBIT / OF: quantifica il grado di copertura che il risultato operativo riesce a fornire al costo degli oneri finanziari. La formula è: Risultato Operativo / Oneri Finanziari

ERP Equity risk premium: premio per il rischio di mercato, ossia la differenza tra il rendimento atteso del mercato azionario ed il rendimento dell’attività priva di rischio.

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ESMA: Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) è un’autorità indipendente dell’UE il cui obiettivo è migliorare la protezione degli investitori e promuovere mercati finanziari stabili e ordinati.

F

Fabbisogno finanziario: ammontare di finanza necessaria per sostenere il ciclo monetario dell’impresa (assorbimento del capitale circolante). Per questo si parla spesso del fabbisogno finanziario o del circolante in relazione ai fidi autoliquidanti da richiedere/negoziare con gli istituti bancari (il castelletto SBF o anticipo fatture).

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Fabbisogno teorico medio di breve termine: rappresenta l’ammontare di risorse di cui l’azienda ha bisogno per coprire il divario esistente tra i tempi di pagamento e quelli di incasso.

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Financial Highlights: prospetto di riepilogo nel quale vengono riportati i principali risultati della performance dell’azienda al fine di avere una veloce lettura dei dati essenziali.

Flusso di Cassa al servizio del debito: flusso complessivo generato dalla gestione aziendale che tiene conto di tutte le risorse finanziarie che possono essere utilizzate per ripagare il debito finanziario. Per tale motivo è utilizzato per il calcolo del DSCR (Flusso di Cassa al servizio del debito/rata del debito finanziario).

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Flusso di cassa disponibile per gli azionisti (detto Levered): tale flusso di cassa è quello che risulta dopo aver considerato tutti i costi di gestione, le imposte, la restituzione dell’indebitamento finanziario, il pagamento degli oneri finanziari e il rimborso del capitale. In altri termini, è dato dalle risorse che residuano dopo aver fatto fronte al fabbisogno finanziario e aver remunerato tutti i fattori produttivi.

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Flusso di cassa disponibile per gli azionisti e i finanziatori FCFF (detto Unlevered): Tale flusso di cassa, definito anche come “operativo netto”, è quello generato tenendo conto della sola gestione operativa dell’azienda e della sua attitudine a remunerare il capitale proprio e quello di terzi.

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Flusso di cassa netto: differenza tra uscite ed entrate di cassa.

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Flusso di Cassa / OF: misura la capacità dell’impresa di generare risorse finanziarie necessarie per rimborsare la spesa per gli oneri finanziari. La formula è: Flusso di Cassa della Gestione Corrente / Oneri Finanziari

Flusso di cassa operativo: Flusso di Cassa Operativo (FCO) è il flusso di cassa generato dalla gestione operativa dell’azienda. Pertanto, vengono esclusi: gli investimenti in immobilizzazioni (Capex), proventi e oneri straordinari e non ricorrenti e la gestione finanziaria. E’ calcolato: EBIT – Costi non monetari (Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni) +/- variazione del capitale circolante netto operativo (CCNO) – Variazione fondi.

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Flusso di cassa operativo lordo: flusso di cassa generato dalla gestione operativa dell’azienda ed è calcolato: EBIT – Costi non monetari (Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni) senza tenere conto della variazione del capitale circolante operativo netto.

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Free Cash Flow FCFF: flusso di cassa generato tenendo conto della sola gestione operativa dell’azienda e della sua attitudine a remunerare il capitale proprio e quello di terzi. Si calcola sottraendo gli investimenti netti (Capex) al flusso di cassa operativo ed escludendo la gestione finanziaria, proventi e oneri straordinari e la remunerazione degli azionisti. Il Free Cash Flow è calcolato: EBIT – Costi non monetari (Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni) +/- variazione del capitale circolante netto operativo (CCNO) – Variazione fondi +/- CAPEX.

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Full costing: metodo contabile che si basa sulla distinzione tra costi diretti e costi indiretti, e tiene conto dell’intero costo di produzione, includendo sia i costi variabili sia i costi fissi. In questo modello, il prezzo di vendita di un prodotto o servizio deve coprire sia i costi direttamente sostenuti sia una quota parte dei costi fissi generali. Questo consente di determinare l’utile o la perdita complessiva associata a un prodotto/servizio. Il limite principale del full costing è rappresentato dalla difficoltà di attribuire correttamente i costi fissi ai singoli prodotti, con il rischio di distorsioni nelle valutazioni economiche.

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G

Giorno di crediti ai clienti: giorni di dilazione di pagamento concessi dall’azienda al cliente e quindi il numero di giorni medi con cui l’azienda trasforma i crediti verso clienti in entrate finanziarie. La formula è: 360 * Totale Crediti verso clienti C.II.1 / Ricavi delle vendite A.1 + IVA.

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Giorno di crediti dai fornitori: giorni di dilazione di pagamento concessi dal fornitore all’azienda e quindi il numero di giorni medi con cui l’azienda trasforma i propri debiti verso fornitori in uscite finanziarie. La formula è: 360 * Totale Debiti verso fornitori D.7 (entro e oltre) / Costi per acquisto di materie prime, sussidiarie, di consumo, merci B.6 + Costi per servizi B.7 + Costi per godimento di beni di terzi B.8 + IVA.

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Grado di autonomia finanziaria: indica quanta parte delle risorse utilizzate per finanziare l’azienda proviene da mezzi propri. Quindi, più è alto e più l’impresa si affida all’autofinanziamento per reperire i fondi da investire negli impieghi elencati tra le attività. Viceversa, più è basso e più l’impresa fa ricorso a fonti esterne per finanziare gli investimenti. La formula è: Patrimonio netto / Totale passività

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I

ICS: acronimo di Interest Coverage Ratio, definisce il grado di copertura che il risultato operativo riesce a fornire al costo degli oneri finanziari. La formula è: Risultato operativo/Oneri finanziari

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Imposte figurative: rappresentano la parte d’imposta imputabile al solo risultato operativo che la società pagherebbe se non ci fossero gli oneri finanziari o proventi/oneri straordinari che in Italia sono in parte deducibili.

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Incidenza dei costi: impatto dei costi su una determinata quantità come il fatturato.

Indebitamento finanziario netto: chiamato anche Posizione Finanziaria Netta è il totale dei debiti finanziari sia correnti che non correnti al netto delle attività liquide dell’azienda.

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Indipendenza finanziaria: evidenzia in quale entità l’attivo patrimoniale dell’azienda è stato finanziato con mezzi propri. La formula è: Patrimonio Netto / Totale Attivo

Investimenti/disinvestimenti CAPEX: incrementi delle attività materiali e immateriali registrati nell’esercizio, al netto delle variazioni di fair value, considerati prima di ammortamenti, svalutazioni o rivalutazioni, e comprensivi delle variazioni derivanti da rideterminazioni o riduzioni di valore.

ISA 570 continuità aziendale: principio di revisione che tratta delle responsabilità del revisore, nella revisione contabile del bilancio, relativamente all’utilizzo da parte della direzione del presupposto della continuità aziendale per la redazione del bilancio.

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L

LLCR: acronimo di Loan Life Coverage Ratio rappresenta l’indicatore di bancabilità durante il periodo di sussistenza del debito. È pari al rapporto tra la somma cumulata e attualizzata dei flussi di cassa disponibili per il servizio del debito, generati dal progetto dalla data di valutazione fino all’ultimo anno di rimborso, comprensiva della riserva di cassa destinata al debito, e l’ammontare del debito residuo calcolato alla stessa data.

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Leasing finanziario: metodo di contabilizzazione nel quale il leasing viene trattato come un finanziamento e il bene oggetto di leasing viene iscritto tra le attività dell’azienda.

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Leasing operativo: metodo di contabilizzazione nel quale il bene non viene registrato tra le attività dell’azienda e non sorge nessun debito. I canoni di leasing vengono semplicemente registrati come costi nel Conto Economico.

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Leverage – Leva Finanziaria: esprime il grado di indebitamento e misura quanto un’azienda fa ricorso al capitale di terzi per finanziare la propria attività. La formula è: Totale Attivo / Patrimonio Netto

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M

Margine di contribuzione: margine rappresentato dalla contrapposizione del “Valore della Produzione” e l’ammontare dei Costi Variabili, ossia quei costi che sono direttamente proporzionali all’aumentare dell’attività produttiva (si esclude pertanto da questo calcolo l’ammontare dei “Costi fissi”, ossia quei costi che vanno sostenuti indipendentemente dall’avvio dell’attività produttiva).

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Margine di Struttura: indice di bilancio che esprime la differenza tra il Patrimonio Netto e le immobilizzazioni e quindi permette di valutare il grado di capitalizzazione rispetto alla dimensione aziendale. La formula è: Patrimonio netto – Immobilizzazioni nette

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Margine di Tesoreria: indicatore della liquidità netta che esprime la capacità dell’azienda di far fronte alle passività correnti utilizzando le disponibilità liquide e i crediti a breve termine. La formula è: (Attività correnti – Magazzino netto) – Passività correnti

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MOL: Il margine operativo lordo è un indicatore di redditività che esprime il reddito conseguito da un’azienda relativamente alla sola gestione caratteristica. Dal MOL vengono quindi esclusi gli interessi attivi e passivi (gestione finanziaria), le tasse (gestione fiscale) e tutte le voci di costo e ricavo a cui non corrisponde una manifestazione finanziaria, quali gli accantonamenti, gli ammortamenti e le svalutazioni di immobilizzazioni e dell’attivo circolante.

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MOL / PFN: determina la quota dei debiti finanziari rimborsabile con le risorse generate dalla gestione caratteristica, misurate dal Margine Operativo Lordo. La formula è: Margine Operativo Lordo / Posizione Finanziaria Netta

Monitoraggio del Cash Flow Consuntivo e Previsionale: meccanismo di rilevazione chiara e aggiornata dei flussi di cassa aziendali sia consuntivi che previsionali.

MRP Market risk premium: rappresenta il premio per il maggior rischio del mercato azionario rispetto ad investimenti o titoli privi di rischio.

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Multiscenario: funzionalità che consente di creare e gestire più scenari di analisi, facilitando il confronto tra diverse ipotesi, proiezioni o piani alternativi.

N

NOPAT: definito anche come “Utile Operativo Netto Dopo Imposte”, è un indicatore finanziario che misura l’efficienza operativa di un’azienda calcolando i suoi guadagni prima degli interessi e delle imposte (EBIT), per poi sottrarre le tasse che sarebbero state pagate su questo profitto.

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O

OPEX: costi diretti non capitalizzati relativi a: ricerca e sviluppo, rinnovamento edifici, affitti, manutenzioni, riparazioni e altre spese dirette relative al funzionamento day-to-day degli asset.

P

Patrimonio netto tangibile: rappresenta la parte di Patrimonio Netto riferito alle attività fisiche ed è calcolato come la differenza tra il patrimonio netto e le immobilizzazioni immateriali (avviamento,brevetti,ecc).

PFN/MOL: esprime in quanti anni teoricamente l’azienda sarebbe in grado di ripagare i debiti finanziari se utilizzasse la totalità dei suoi flussi operativi “potenziali” (il Mol) per tale finalità. L’indice è molto utilizzato dalle banche italiane come monitoraggio del rischio finanziario dell’impresa. La formula è: Posizione finanziaria netta/Margine operativo lordo

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Pianificazione finanziaria: processo di elaborazione di un piano previsionale finalizzato a supportare l’analisi economico-finanziaria, la verifica della sostenibilità delle strategie aziendali, la comunicazione verso soci, azionisti e stakeholder, e il consolidamento del debito.

Posizione finanziaria lorda PFL: totale debiti finanziari sia correnti che non correnti.

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Posizione finanziaria netta PFN: indicatore alternativo di performance rappresentato dalla differenza tra l’indebitamento finanziario dell’azienda e le sue attività liquide. Si ottiene:

a) Disponibilità liquide

b) Attività finanziarie prontamente liquidabili

c) Attività finanziarie a breve

d) Passività finanziarie correnti

E) Indebitamente finanziario corrente (a + b + c – d)

f) Attività finanziarie a medio e lungo termine

g) Passività finanziarie a lungo termine

H) Indebitamente finanziario non corrente (f – g)

I) Posizione finanziaria netta complessiva (E + H)

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Q

Quick Ratio: evidenzia la capacità dell’azienda di far fronte agli impieghi scadenti nel breve periodo utilizzando le risorse disponibili in forma liquida nello stesso periodo di tempo. La formula è: (Attività a breve – Rimanenze) / Passività a breve

R

Relazione sulla gestione: relazione che offre una visione approfondita sull’andamento economico, finanziario e, a volte, anche sociale dell’azienda. Contiene informazioni relative alle prestazioni aziendali, alla strategia di sviluppo futuro, ai rischi di mercato, agli obiettivi raggiunti e a quelli che si intendono perseguire.

Rendimento risk free: tasso di rendimento teorico di un investimento che non presenta alcun rischio di perdita finanziaria.

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Ricavi: insieme delle entrate economiche dell’azienda.

Ricavi non operativi: ricavi non derivanti dalla vendita di beni o servizi, come fitti attivi di immobili non connessi all’attività aziendale.

Riconciliazione bancaria con algoritmi AI: operazione automatica basata su meccanismi AI based che consente di riconciliare i movimenti bancari con le scadenze presenti nel gestionale aziendale.

Rischi a revoca: finanziamenti utilizzabili dal soggetto nei limiti fissati contrattualmente per i quali l’intermediario si riserva la facoltà di recedere indipendentemente dall’esistenza di una giusta causa. Include aperture di credito in conto corrente concesse per elasticità di cassa con o senza una scadenza prefissata, crediti scaduti e impagati derivanti da operazioni riconducibili alla categoria dei rischi autoliquidanti.

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Rischi a scadenza: finanziamenti rimborsati dal soggetto aventi una scadenza prefissata contrattualmente. Include operazioni di leasing, mutui, sconto di portafoglio finanziario diretto, anticipi su crediti futuri connessi a operazioni di factoring, altre sovvenzioni attive, aperture di credito a scadenza, prestiti personali, pronti contro termine e riporti attivi, anticipazioni attive.

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Risultato operativo: definito anche come EBIT “Earnings Before Interest and Tax” rappresenta il risultato della gestione aziendale prima che vengano considerati gli interessi e le tasse. È un margine che misura il profitto aziendale derivante dalla sola gestione tipica-caratteristica. Per determinare tale gestione è necessario eliminare sia tutte le componenti (ricavi e costi) che non sono collegate alla gestione caratteristica dell’azienda, sia quelle che riguardano l’area finanziaria (proventi ed oneri finanziari) e l’area fiscale.

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ROE: acronimo di Return on Equity indica il rendimento del capitale investito dai soci o dall’imprenditore. In altre parole, è la sintesi dell’interesse maturato, per effetto della gestione, sui mezzi propri investiti in azienda. La formula è: Risultato netto d’esercizio (utile netto) / patrimonio netto (con esclusione dell’utile destinato alla distribuzione)

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ROI: acronimo di Return on Investment indica la redditività della gestione caratteristica dell’impresa ossia la remunerazione che tale gestione è in grado di produrre per ogni euro di risorse raccolte a titolo di debito finanziario e capitale di rischio. La formula è: Risultato Operativo (Ebit) / Capitale investito

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ROS: acronimo di Return on Sales identifica la redditività delle vendite, ossia quanta parte del risultato della gestione caratteristica scaturisce dal volume delle vendite effettuate. La formula è: Risultato Operativo / Vendite

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ROT: acronimo di Return On Turnover esprime il ricavo netto medio generato da ogni unità di capitale operativo investito nell’attività dell’azienda e quindi è molto importante per valutare la capacità produttiva dell’impresa. La formula è: Vendite / Capitale investito netto

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S

Score MCC: modello di rating che prevede l’attribuzione al soggetto richiedente di una fascia di valutazione da 1 (punteggio massimo) a 5 (minimo) a cui viene fatto corrispondere un giudizio sulla solvibilità dell’azienda ed una stima della probabilità di inadempimento che, in ultima analisi, determina l’ammissibilità della domanda di accesso alle garanzie previste dal Fondo di Garanzia per le PMI.

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Scudo fiscale del debito: espressione del risparmio sulle imposte dovuto alla deduzione degli oneri finanziari . Nel rendiconto finanziario costituisce a tutti gli effetti un flusso di cassa positivo afferente alla gestione finanziaria. Si calcola moltiplicando l’aliquota dell’imposta sul reddito per l’ammontare deducibile degli oneri finanziari.

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Sincronizzazione automatica dei conti correnti: operazione di importazione automatica dei movimenti bancari nel gestionale aziendale.

Stato patrimoniale finanziario: riclassificazione dello Stato Patrimoniale basata su un criterio temporale, finalizzata a distinguere le attività e le passività in correnti e non correnti, in funzione del loro grado di liquidità o esigibilità entro o oltre l’esercizio successivo.

Stato patrimoniale gestionale: riclassificazione dello Stato Patrimoniale che non segue un criterio temporale, ma si fonda sulla distinzione tra attività e passività riconducibili alla gestione caratteristica dell’impresa e quelle relative ad ambiti extra-gestionali.

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T

TIR: Il TIR di un progetto è quel tasso di attualizzazione per cui il VAN del progetto è pari a zero ed esprime il rendimento effettivo dell’investimento. Formula:

Glossario contabilità tesoreria cash flow: Formula esemplificativa del TIR

U

Utile: risultato netto dell’azienda dato dalla differenza fra i ricavi totali e costi totali al netto delle imposte.

Utilizzato: ammontare del credito effettivamente erogato e utilizzato dal cliente, tipicamente utilizzato in operazioni quali il fido di cassa o l’anticipo su fatture.

V

Valore aggiunto: ciò che risulta dalla differenza tra l’ammontare della produzione in beni e servizi e il valore di beni e servizi consumati per produrli.

VAN: Il VAN di un progetto è il valore attuale dei flussi di cassa operativi che il progetto genera, flussi calcolati al netto degli investimenti previsti ed attualizzati al costo del capitale. Formula:

 

Glossario contabilità tesoreria cash flow: Formula esemplificativa del VAN

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Variazione circolante CCNO: indicatore che misura il cambiamento nel Capitale Circolante Netto Operativo, utile per analizzare l’efficienza della gestione operativa dell’impresa.

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W

What if analysis: l’analisi “What if” o “Cosa succederebbe se” è una tecnica decisionale usata per valutare le possibili conseguenze di cambiamenti in vari scenari.

WACC: acronimo di Weighted Average Cost of Capital è il costo medio ponderato del capitale investito in azienda, calcolato come la media ponderata dei costi delle diverse fonti di finanziamento, quali capitale proprio, debiti bancari, obbligazioni, finanziamenti dei soci, ecc. Vengono escluse le passività che non generano oneri finanziari, come i debiti verso fornitori. Il WACC può essere determinato con la seguente relazione:

Glossario contabilità tesoreria cash flow: Formula esemplificativa del WACC