Definizione
Che cos’è il Bilancio d’esercizio?
Il bilancio d’esercizio è un insieme di documenti che, come richiesto per legge, un’azienda deve compilare ad intervalli regolari. L’obiettivo è garantire il rispetto del principio di trasparenza e permettere di determinare in modo affidabile e preciso lo stato del patrimonio e delle finanze aziendali alla conclusione del periodo contabile considerato, oltre ad evidenziare il risultato economico dell’attività svolta nel corso dell’anno.
I soggetti obbligati a depositare il bilancio d’esercizio sono:
- SRL – Società a responsabilità limitata;
- SPA – Società per azioni;
- SAS -Società in accomandita per azioni;
- Società cooperativa;
- Società estere con sede in Italia;
- (GEIE) Gruppo Europeo di Interesse Economico ;
- I Consorzi con qualifica di confidi;
- Consorzi che non hanno la qualifica di confidi sono tenuti a depositare unicamente la situazione patrimoniale;
- Contratti di Rete di Imprese;
- Aziende speciali e Istituzioni di Enti Locali;
- Startup innovative.
Riferimenti normativi
“Il bilancio d’esercizio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell’esercizio” (art. 2423, 2° comma).
In Italia il bilancio è disciplinato dal Codice civile che ha definito:
• principi generali e i criteri per la redazione del bilancio;
•criteri per la valutazione delle poste del bilancio;
•struttura e il contenuto dei conti di sintesi e dei documenti informativi che compongono e accompagnano il bilancio.
La normativa civile è affiancata e completata per tutti gli aspetti tecnici che essa non riesce a definire dai principi contabili dell’Organismo Italiano di Contabilità (OIC).
Composizione
Da cosa è composto il Bilancio d’esercizio?
Il Bilancio d’esercizio1 è composto da:
- Stato patrimoniale (art. 2424 c.c), rappresentazione della situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda;
- Conto economico (art. 2425 c.c), rappresentazione della gestione economica dell’impresa e del risultato finale;
- Rendiconto finanziario (art. 2425-ter c.c), descrizione delle variazioni di liquidità (entrate e uscite di denaro) che caratterizzano l’impresa in un determinato arco temporale;
- Nota integrativa (art. 2427,2427-bis c.c), documento informativo aggiuntivo.
Oltre a questi documenti, in base alle dimensioni aziendali e alle normative specifiche, la legge impone anche la redazione della relazione sulla gestione di cui si parlerà successivamente (Codice civile Art. 2428, 1° comma).
Schema di Bilancio e tempistiche
Il Bilancio d’esercizio deve essere redatto ed approvato entro 120 giorni dalla chiusura d’esercizio. Il limite può essere esteso a 180 giorni quando lo prevede lo statuto per la redazione del bilancio consolidato o per altre esigenze specifiche. Per quanto riguarda la struttura l’articolo 2423 del Codice civile stabilisce che:
“Il bilancio deve essere redatto in unità di euro, senza cifre decimali, ad eccezione della nota integrativa che può essere redatta in migliaia di euro.”2
Mentre per quanto riguarda gli schemi di bilancio vi sono delle differenze in base alle dimensioni e alle caratteristiche dell’azienda. Infatti, esistono due tipologie di bilancio: ordinario ed abbreviato. Il bilancio redatto in forma abbreviata costituisce una semplificazione di quello ordinario e prevede che nei diversi documenti che lo compongono vengano inserite informazioni ridotte. Inoltre, le aziende che redigono il bilancio in forma abbreviata sono esonerate dal redigere il rendiconto finanziario mentre le microimprese sono esonerate anche dal redigere la nota integrativa se in calce allo stato patrimoniale riportano le informazioni previste dall’articolo 2427 c.c. L’art. 2435 bis e l’articolo 2425-ter, visualizzabili nella tabella sottostante e recentemente modificati dalla direttiva delegata (UE) 2023/2775, definiscono i parametri dimensionali per la diversa redazione del bilancio d’esercizio.
BILANCIO ORDINARIO | BILANCIO ABBREVIATO | BILANCIO DELLE MICROIMPRESE | |
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PARAMETRI |
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Società che non hanno emesso titoli negoziati in mercati regolamentati e che non superano per 2 esercizi consecutivi 2 dei seguenti limiti:
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Società che non hanno emesso titoli negoziati in mercati regolamentati e che non superano per 2 esercizi consecutivi 2 dei seguenti limiti:
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COMPOSIZIONE |
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Di seguito gli schemi di Stato Patrimoniale e Conto Economico ordinari ed abbreviati.
Stato Patrimoniale (Ordinario) art. 2424 Codice Civile
Stato Patrimoniale (Abbreviato) art. 2435-bis Codice Civile
L’articolo 2435 bis, infatti, sancisce che “Nel bilancio in forma abbreviata lo stato patrimoniale comprende solo le voci contrassegnate nell’articolo 2424 con lettere maiuscole e con numeri romani”.
Mentre per quanto riguarda le microimprese lo schema dello Stato Patrimoniale è il medesimo ad esclusione della voce VII) Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi.3
Conto economico (Abbreviato) art. 2435-bis Codice Civile |
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A. Valore della produzione 1) Ricavi delle vendite e prestazioni 2) Variazioni rimanenze di prodotti in corso di lavorazione e semilavorati e finiti 3) Variazioni lavori in corso su ordinazione 4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 5) Altri ricavi e proventi, con separata indicazione dei contributi in conto esercizio Totale B. Costi della produzione 6) materie prime, sussidiarie, di consumo, merci 7) per servizi 8) per godimento di beni di terzi 9) personale: a) salari e stipendi b) oneri sociali c) trattamento di fine rapporto d) trattamento quiescenza e simili e) altri costi 10) Ammortamenti e svalutazioni: a) ammortamento immobilizzazioni immateriali b) ammortamento immobilizzazioni materiali c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide 11) Variazioni rimanenze materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 12) Accantonamento per rischi 13) Altri accantonamenti 14) Oneri diversi di gestione Totale
Differenza tra valore e costi della produzione (A-B)
C. Proventi e oneri finanziari 15) Proventi da partecipazioni, con separata indicazione di quelli relativi ad imprese controllate e collegate e di quelli relativi a controllanti e a imprese sottoposte al controllo di queste ultime 16) Altri proventi finanziari a) crediti iscritti nelle immobilizzazioni, con separata indicazione di quelli di quelli da imprese controllate e collegate e di quelli da controllanti e da imprese sottoposte al controllo di queste ultime b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni c) da titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni d) proventi diversi dai precedenti, con separata indicazione di quelli da imprese controllate e collegate e di quelli da controllanti e da imprese sottoposte al controllo di queste ultime 17) Interessi e altri oneri finanziari, con separata indicazione di quelli verso imprese controllate e collegate e verso controllanti 17-bis) Utili e perdite su cambi Totale proventi e oneri finanziari
D. Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie 18) Rivalutazioni a) di partecipazioni b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni c) di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni d) di strumenti finanziari derivati 19) Svalutazioni a) partecipazioni b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni c) di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni d) di strumenti finanziari derivati Totale delle rettifiche Risultato prima delle imposte (A – B +/- C +/- D) 20. Imposte sule reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate
21 Utile (perdite) dell’esercizio |
Il contenuto del conto economico abbreviato è il medesimo rispetto a quello ordinario ma ai sensi dell’articolo 2435-bis del codice civile alcune voci possono essere tra loro raggruppate come segue:
- Classe A Valore della produzione: possono essere raggruppate le voci A2 “variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti” e A3 “variazioni dei lavori in corso su ordinazione”;
- Classe B Costi della produzione: possono essere raggruppate: nella voce B9 “per il personale”, le sotto-voci B9c “trattamento di fine rapporto”, B9d “trattamento di quiescenza e simili” e B9 e “altri costi”. Nella voce B10 “ammortamenti e svalutazioni” le sotto-voci B10b “ammortamento delle immobilizzazioni materiali” e B10c “altre svalutazioni delle immobilizzazioni”;
- Classe C Proventi e oneri finanziari, nella voce C16 “altri proventi finanziari”, possono essere raggruppate le sotto-voci C16b “da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni” e C16c “da titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni”;
- Classe D Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie, nelle voci D18 “rivalutazioni” e D19 “svalutazioni”, possono essere raggruppate le sotto-voci “a) di partecipazioni”, “b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni”, “c) di titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni” e “d) di strumenti finanziari derivati”.
La relazione sulla gestione
L’articolo 2428 del Codice civile regola la Relazione sulla Gestione, un documento che fornisce dettagli cruciali riguardo le operazioni compiute e le future direzioni di una società.
Questa relazione offre una visione approfondita sull’andamento economico, finanziario e, a volte, anche sociale dell’azienda relativamente all’anno fiscale.
Contiene informazioni relative alle prestazioni aziendali, alla strategia di sviluppo futuro, ai rischi di mercato, agli obiettivi raggiunti e a quelli che si intendono perseguire. Inoltre, è uno strumento utile per gli stakeholder, come investitori, creditori e dipendenti, per comprendere meglio le decisioni gestionali, le politiche adottate dalla direzione e le prospettive future dell’azienda.
La redazione è di competenza degli amministratori della società e non richiede l’approvazione dell’assemblea dei soci, inoltre, non è obbligatoria per le imprese che redigono il bilancio in forma abbreviata e per le microimprese.
Gli aspetti principali analizzati sono:
- Rapporti con le imprese del gruppo: descrizione delle relazioni con le imprese controllate, collegate e controllanti;
- Azioni proprie e azioni o quote di società controllanti possedute: informazioni sul numero e valore nominale delle azioni proprie e di quelle di società controllanti detenute, anche tramite fiduciari o intermediari, con dettagli sui corrispettivi e i motivi di acquisto o alienazione;
- Prevedibile evoluzione della gestione: considerazioni sull’evoluzione futura della gestione, basate su budget e previsioni, analizzando potenziali rischi e opportunità e le strategie per affrontarli, offrendo una prospettiva sugli esercizi futuri;
- Disclosure non finanziaria: descrizione dell’obbligo di rendicontazione non finanziaria per enti di interesse pubblico di grandi dimensioni, basata su temi ambientali, sociali, relativi al personale, diritti umani e lotta contro la corruzione.